La AI contro il cybercrimine

Una ricerca condotta dall’Università Statale di Milano ha dimostrato che utilizzando l’intelligenza artificiale su un computer quantistico è possibile rilevare in modo molto più rapido gli attacchi informatici rispetto a un elaboratore tradizionale.

Ciò che è emerso è che il computer quantistico è stato in grado di esaminare diversi pacchetti di dati contemporaneamente con una velocità fino a 64 volte superiore rispetto a una macchina tradizionale, individuando tra milioni di pacchetti quelli anomali. Non è una novità, del resto, che i computer quantistici siano enormemente più veloci, e anche se il loro sviluppo richiede ancora qualche anno, stanno già superando di gran lunga i supercomputer, per questo sempre più enti governativi e grosse aziende stanno dirottando ingenti investimenti verso la nuova tecnologia.

La ricerca italiana è unica nel suo genere perché ha utilizzato per l’apprendimento del database dati reali di traffico e non pacchetti demo, come fino ad ora era stato fatto. L’analisi utilizzata si chiama "anomaly detection" ed è in grado di individuare tra milioni di pacchetti quelli anomali e quindi da verificare.

Le ricadute dell’Intelligenza Artificiale quantistica non si rivolgono solo alla sicurezza informatica ma a numerosi altri ambiti, dalla salute all’aerospazio, dall’ottimizzazione dei processi industriali alla finanza, dal riconoscimento delle immagini alla chimica.

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