Lunga vita al Data Center

Nell’era affermata dell’Edge Computing, del Cloud, dell’IoT e dell’Intelligenza Artificiale che spazio mai potrà avere il Data Center? Molti lo danno per spacciato, probabilmente quello tradizionale lo è. Ma in realtà si sta andando verso un nuovo riposizionamento. Dal punto di vista dell’infrastruttura il Data Center ha sempre giocato il ruolo del “cervello del business” poché racchiude tutto ciò che è necessario a governare un’azienda. Ed è proprio lui ad attraversare un momento di grande trasformazione. Secondo un recente studio di IDC sta cambiando la percezione che i manager hanno dei Data Center. Il 9% lo considera un mero centro di costo, il 74% lo ritiene un centro erogazione di servizi, e il 17% come fonte di profitto. Nel 2023, il 75% delle spese relative all’IT saranno destinate alla “Terza Piattaforma”, termine coniato da IDC che identifca un nuovo paradigma tecnologico, costituito da un ecosistema di risorse e applicazioni integrate, che includono servizi cloud, infrastrutture mobili, big data e social media. Questi elementi stanno influenzando in modo irreversibile l’infrastruttura stessa del Data Center che ha bisogno di essere sempre più efficiente, sicura e conforme alla normativa. Alla luce di queste considerazioni è stato stilato un decalogo con 10 previsioni di IDC su come dovrà essere il futuro del Data Center. Andiamo per ordine cronologico.

Entro il 2019, l’80% dei nuovi servizi digitali enterprise sarà costituito dai workload compositi che necessiteranno di interconnessioni sicure e affidabili, con dati e analytics di terze parti. Con l’intelligenza in Cloud, la tecnologia SD-WAN avrà un ruolo fondamentale. Il 25% delle aziende si sposterà dai grandi Data Center, verso altri più piccoli ma collocati strategicamente per supportare applicazioni di calcolo data-intensive. Il 40% delle aziende creerà e gestirà Data Vault in molteplici location, questo per la necessità di cercare di rendere sicuro il volume sempre crescente dei dati generati dall’edge computing
I colocator torneranno quindi in prima linea nella crescita dell’economia.

Dopo il 2020, la maggior parte delle aziende sposterà gli investimenti per rendere i Data Center attuali verso l’implementazione di piattaforme Cloud dedicate dalle quali lanciare servizi innovativi.

Entro il 2021, il 60% delle aziende dovrà accedere a infrastrutture di power e cooling, che operino con un’efficienza tre volte superiore rispetto agli standard odierni, allo scopo di gestire le continue fluttuazioni e le richieste dei sistemi.


Entro il 2022, il 70% delle aziende adotterà soluzioni dinamiche di SD-network per garantire sicurezza e flessibilità dell’interazione fra Cloud, Data Center e Edge Computing. VFN e SDN-WAN saranno l’asse portante dell’infrastruttura. Il 50% degli asset IT nei Data Center funzionerà autonomamente grazie a funzionalità integrate smart. Il 40% delle aziende raddoppierà la propria spesa in asset IT, in particolare quelli posti all’edge e in colocation, rispetto a quella nei data center monolitici per fornire servizi digitali a IoT, IIoT e utenti. Sempre 40% dei costi destinato ai colocator sarà destinato per la gestione avanzata degli asset e l’ottimizzazione dei servizi.


Nel 2023, il 60% delle aziende utilizzerà modelli di consumo flessibili e a basso costo, che sfrutteranno depositi di risorse IT forniti da HW vendor e colocator.


 

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