L'Osservatorio Cloud Transformation della School of Management del Politecnico di Milano conferma che le cifre per le infrastrutture Cloud nel nostro paese sono assolutamente confortanti, con +18% totale con un fatturato che supera i 4,5 miliardi di euro e un percorso virtuoso di trasformazione che include sempre di più strategie sostenibili “Green IT”.
La crescita più significativa si registra nei servizi PaaS (Platform as a Service) che raggiungono un valore di 531 milioni di euro (+33% rispetto al 2021), mentre IaaS (Infrastructure as a Service) seguono con +27% e 1,15 miliardi di euro. Infine, tra le componenti della spesa Cloud, i Virtual & Hosted Private Cloud (servizi infrastrutturali residenti presso fornitori esterni) con 933 milioni di euro e +15%. Fanalino di coda nella crescita, gli SaaS (Software as a Service) con +14% e 1,27 miliardi di euro. Ma la cosa più significativa di tutte queste cifre è il superamento dello scetticismo iniziale verso le soluzioni Cloud da parte delle PMI, soluzioni, tra l’altro, che garantiscono un’alta sostenibilità sia economica che ambientale. Riguardo quest’ultima, ancora poche aziende integrano una vera e propria strategia Green IT, intesa come riduzione dell’impatto ambientale dell’IT, e che parte da una cultura aziendale che deve interessare ogni singolo dipendente, sensibilizzandolo a ridurre al massimo le attività poco utili, o che possono essere accorpate. Si tratta, insomma, di un vero e proprio cambio di mentalità la cui importanza è adesso acuita dall’attuale crisi energetica, che sarà una ulteriore occasione per rivalutare tutti i processi operativi aziendali in veste Green IT.