Mentre la digitalizzazione nel nostro Paese procede a passo spedito, aziende e pubbliche amministrazioni si trovano di fronte problemi sempre maggiori nella fruibilità dei servizi cloud. Infatti, da una parte questi ultimi stanno avendo un ruolo fondamentale nel processo di evoluzione digitale, dall’altra i provider con posizioni dominanti vincolano il cliente ai loro servizi, impedendogli di cambiare fornitore a causa dei rilevanti ostacoli che pongono e attuando politiche fortemente scorrette che limitano la possibilità di scegliere i fornitori più convenienti in quel momento. Tale fenomeno si chiama lock-in e sta impedendo la piena e rapida digitalizzazione dell’Italia.
Sarebbe essenziale disporre di licenze eque e trasparenti. A questo scopo sono stati proposti dieci principi di Fair Software Licensing che, se applicati, arginerebbero queste pratiche. I numeri parlano chiaro: il 25% delle aziende ha sperimentato il lock-in e la risoluzione del fenomeno - che riguarda 11.000 imprese - potrebbe tradursi in una crescita di fatturato nel comparto tra gli tra €1,28 miliardi e €1,61 miliardi l’anno. Stima tra l’altro conservativa perché mancante di valutazione sulle ricadute negli altri settori, pubblico in primis.